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La partecipazione al concorso e, dunque, il progetto è stato il risultato di una comunione di intenti tra Architetti e Ingegneri che si sono riuniti in un raggruppamento temporaneo di professionisti.
"La genesi del progetto scaturisce dall’idea del piccolo “villaggio” della cittadella medioevale, con le sue mura, all’interno delle quali trovavano collocazione tutte le varianti spaziali e funzionali necessarie alla collettività e al suo funzionamento. La necessità di creare tre elementi architettonici essenziali nelle loro distinte funzioni ma allo stesso tempo tra di loro strettamente collegati, vede lo svilupparsi dell’organismo e delle sue parti, sia negli elementi di base che dei suoi collegamenti, da un ulteriore elemento: il gioco. L’ispirazione nasce in particolare dal Tangram, o puzzle cinese ad incastri in legno contenuti all’interno di una figura geometrica rigida.
I due elementi, dunque, dialogano tra loro e si attraggono fino a sovrapporsi in modo da realizzare incastri e interconnessioni di spazi, volumi e funzioni. La riconoscibilità del disegno degli incastri avviene sia internamente nella separazione degli spazi che esternamente attraverso il gioco delle falde di copertura."